Luisa Todini (presidente)
Maria Luisa Todini, indicata da Palazzo Chigi per la presidenza di Poste Italiane, è nata a Perugia il 22 ottobre 1966.
È una delle imprenditrici italiane più conosciute, essendo presidente della Todini Costruzioni Generali, della Ecos Energia e consigliere di amministrazione della Salini Costruttori.
Tra i suoi incarichi c’è la presidenza della Todini Finanziaria Spa e della Domus Etruria Srl, ma anche la carica di membro del Cda della Rai. Laureata in Giurisprudenza, eletta nel 1994 europarlamentare con Forza Italia, parla correntemente inglese, francese e spagnolo.
Fra i suoi molti incarichi la presidenza del Comitato Leonardo dal 2009 e del Foro di Dialogo italo-russo dal 2004, mentre dal 2008 è membro della Fondazione Italia USA. È consigliere di amministrazione della Fondazione Child dal 2012 e della Luiss-Libera Università Internazionale Studi Sociali. Infine è stata vicepresidente dell’IPI, Istituto per la Promozione Industriale.
Francesco Caio (amministratore delegato)
Già “mister Agenda digitale”, Francesco Caio arriva alla guida delle Poste. È un manager di lungo corso che è salito agli onori delle cronache quando il governo di Enrico Letta l’ha chiamato a fare il commissario con il compito di premere l’acceleratore sul raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione che l’Europa impone al nostro e agli altri paesi dell’Unione.
Alla fine dello scorso anno l’esecutivo affida a Caio un’altra mission: un rapporto sulla rete telefonica in vista dell’avvento delle reti di nuova generazione che Caio compila con l’aiuto di due esperti internazionali, Gerard Pogorel, professore emerito dell’Università ParisTech di Parigi, e Scott Marcus, già advisor della Federal communication commission, il regolatore americano. Del rapporto, che certifica il ritardo dell’infrastruttura italiana, Caio parlerà con il nuovo premier, Matteo Renzi.
Ma incarichi governativi a parte, Caio, napoletano, classe 1957, dalla laurea in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano (corredata da due Master),di strada ne ha percorsa prima del diventare un esperto di digitale: ritenuto un McKinsey boy per aver trascorso 6 anni a fine anni ’80 nella società leader di consulenza mondiale, inizia alla Olivetti e Carlo De Benedetti nel 1994 lo incarica di guidare Omnitel.
Il 4 luglio 1996 torna come amministratore delegato di Olivetti ma con De Benedetti è subito scontro e Caio se ne va. È la volta di una società esterna alle tlc, la Merloni dove è chiamato come amministratore delegato: per la prima volta un manager esterno affianca Vittorio, il leader di famiglia, al vertice aziendale. Poi è alla guida di Netscalibur, nuova società Internet costituita da Morgan Stanley. Il 4 aprile 2003 lo chiama Cable & Wireless, il secondo gruppo di telecomunicazioni britannico, che riporta in utile dopo un triennio.
Nel suo curriculum, molto british, figura anche l’incarico di consulente del governo inglese sempre per la rete telefonica. È ad di Avio, leader mondiale nella propulsione aerospaziale e aeronautica, dal 2011.
Roberto Rao
Elezione a deputato: alle elezioni politiche del 2008 viene eletto deputato della XVI Legislatura della Repubblica Italiana per l’UDC.
L’attività parlamentare: nei 5 anni in Parlamento si occupa soprattutto di giustizia, digitale, telecomunicazioni e lavoro. Presenta 5 proposte di legge come primo firmatario (1- Contrasto al possesso illegale di armi, strumenti da taglio e coltelli, 2- Istituzione dell’imposta per il servizio pubblico generale radiotelevisivo e disposizioni per il recupero dell’evasione del canone di abbonamento alle radioaudizioni, 3- Modifica all’articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1958, n. 916, in materia di collocamento fuori ruolo dei magistrati componenti elettivi del Consiglio superiore della magistratura, 4- Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso, 5- istituzione dell’Osservatorio nazionale sulle case famiglia) e 62 come co-firmatario. Inoltre, è stato relatore di due disegni di legge e ha presentato circa 800 emendamenti.
Il lavoro in Commissione: è stato componente della Commissione permanente II Giustizia e componente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Durante la XVI legislatura è stato presente all’85% delle sedute e si è classificato al 65º posto per produttività in aula nella speciale classifica di Openpolis.
Antonio Campo dall’Orto
Laureato in Economia nel 1988 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Antonio Campo Dall’Orto ha esordito lavorativamente nel 1989 entrando a far parte di IMS Europe a Madrid come Responsabile Analisi Settoriali del Marketing Strategico. L’anno successivo si trasferisce a Valencia presso la IMS Spagna in qualità di Responsabile Marketing Commerciale, Pianificazione e Sviluppo Operativo. Nel 1992, invece, torna a studiare e lavorare in Italia e dopo aver conseguito il Master in Marketing e Comunicazione di Publitalia a Milano entra in Mediaset come Vice Direttore di Canale 5 e contemporaneamente diventa docente di Analisi Competitive e Marketing presso l’Accademia di Comunicazione di Milano.
Nel 1997 assume la guida di MTV Italia, canale nato proprio in quell’anno, come Direttore generale. Due anni dopo diventa Amministratore Delegato di MTV Networks South Europe dirigendo il canale in Spagna, Portogallo, Francia e Grecia. Nel 2001 diventa Amministratore Delegato di MTV Italia e Presidente di MTV Pubblicità. Fin dagli esordi MTV Italia ha assunto un ruolo fondamentale per il panorama televisivo italiano, diventando ben presto il canale che rappresenta i giovani fatto dai giovani. Sotto la guida di Campo Dall’Orto la rete ha scoperto personaggi come Victoria Cabello, Camila Raznovich, Andrea Pezzi, Marco Maccarini, Enrico Silvestrin, Giorgia Surina e tanti altri che sono diventati volti delle reti generaliste negli anni successivi.
L’esperienza con Telecom Italia Media e La7
Forte dell’esperienza e del successo di MTV Italia, nel 2003 Antonio Campo Dall’Orto viene nominato direttore di La7, continuando a mantenere anche la guida di MTV. Nel 2005 assume la carica di Direttore generale Television di Telecom Italia Media. Nel 2007 diventa Amministratore Delegato Telecom Italia Media mettendo le basi del terzo polo che tutti conosciamo oggi come La7. Grazie a una politica editoriale ben definita e portando sulla rete volti come Daria Bignardi, Piero Chiambretti, Giuliano Ferrara e Gad Lerner, Antonio Campo Dall’Orto ha dato in poco tempo un nuovo assetto e lustro alla rete. L’esperienza in Telecom Italia Media è durata circa un anno e nel 2008 lascia il network italiano per intraprendere una carriera internazionale in Viacom.
Viacom International Media Networks e la carriera internazionale
Dal settembre 2008 è Vice Presidente Esecutivo per Viacom International Media Networks, con il compito di definire le strategie editoriali e creative del network giovanile a livello mondiale, pur continuando a mantenere anche le cariche di Presidente di MTV Italia e di Direttore generale di Viacom International Media Networks per i paesi del Sud Europa, dove oltre a gestire MTV cura anche tutti gli altri brand che fanno capo al media network, tra cui Comedy Central, Nickelodeon e BET. Nel 2012 oltre al Sud Europa, Viacom gli affida anche la direzione di Africa, Medio Oriente e Turchia. In questi anni in Viacom Antonio Campo Dall’Orto ha allineato la griglia di programmi e le strategie promozionali degli oltre cinquanta canali di MTV nel mondo dando nuova direzione editoriale e nuova vita al brand non più solo musicale. In virtù di queste esperienze e della profonda conoscenza maturata Antonio Campo Dall’Orto è oggi considerato uno dei maggiori conoscitori del mercato televisivo e delle tendenze dei nuovi media.
Impegno sociale
Nel corso della carriera Antonio Campo Dall’Orto ha sostenuto numerose campagne di sensibilizzazione sociale. Fin dagli esordi attraverso il brand di MTV ha promosso diverse iniziative sociali in partnership con associazioni umanitarie conosciute in tutto il mondo, tra le più famose e recenti: “MTV EXIT” contro il traffico di donne e bambini e la campagna annuale a livello mondiale “World AIDS Day” per la lotta contro l’AIDS. MTV negli anni ha anche promosso diverse campagne finalizzate a dare un contributo alle diverse aree del mondo colpite da catastrofi naturali e non, come nel caso della città di New Orleans devastata dall’uragano Katrina, il Giappone, dopo la tragedia nucleare di Fukushima e in Italia per le zone terremotate dell’Abruzzo e dell’Emilia-Romagna. Numerose anche le attività sociali svolte in collaborazione con la Commissione Europea: tra le più conosciute “Can you hear me Europe”, volta a incoraggiare i giovani a esprimere la loro volontà per le elezioni al Parlamento Europeo, e “Play to stop – Europe for climate”, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema del cambiamento climatico. Nel 2007 gli è stata attribuita la carica di “Advocate” dell’Onu come riconoscimento per il supporto e l’impegno speso per la campagna “No Excuse 2015”, promossa dalle Nazioni Unite e volta a contrastare la povertà e la fame nel mondo. Nel 2008 Campo Dall’Orto, sempre con il brand MTV, si mobilita per aiutare i giovani italiani a cambiare ciò che non va nel nostro Paese attraverso campagne come “Tocca a noi, le cose non vanno cambiamole ora”, grazie alla quale MTV ha creato una proposta di legge a iniziativa popolare, e successivamente con “Io v(u)oto”, attualmente attiva sulla rete. Nel 2011 gli è stato conferito presso la Camera dei Deputati, e con l’adesione del Presidente della Repubblica, il Premio America della Fondazione Italia USA.
Elisabetta Fabbri
Laurea in Architettura allo IUAV di Venezia architetto, esperto in conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale Elisabetta Fabbri è stata commissario straordinario per i lavori che porteranno alla realizzazione dei «Nuovi Uffizi». L’architetto che ha il quartiere generale a Venezia ma che ha lavorato per il restauro e la ristrutturazione della Scala a Milano e la ricostruzione del Petruzzelli di Bari e della Fenice a Venezia, a Firenze viene ogni settimana perché è anche commissario per la realizzazione del nuovo Auditorium del Maggio. Attualmente sta seguendo il restauro del teatro Comunale dell’Aquila.
La nota del Governo aggiunge che “per quanto riguarda gli emolumenti previsti per i nuovi presidenti di Enel, Eni, Finmeccanica e Poste Italiane, si proporrà all’assemblea delle società che il compenso annuo sia fissato nella cifra di 238.000 euro annui lordi”.