ANOMALIE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI LAVORATORI EX CTD
Come noto nelle scorse settimane avevamo inviato una lettera all’Azienda (che alleghiamo alla presente) denunciando le anomalie contributive presenti nella banca dati INPS dei colleghi ex CTD ricorsisti.
Trasmettiamo un estratto della risposta aziendale pervenuta a questa Segreteria nella quale, oltre a dare una puntuale spiegazione dei fenomeni in atto, Poste ci comunica che un apposito tavolo tecnico con INPS sta lavorando per il progressivo superamento delle criticità denunciate.
“Facciamo seguito alla vostra del 9 giugno u.s e -con riferimento alle questioni ivi sollevate- vi evidenziamo come le anomalie contributive segnalate traggano origine dalla soppressione dell’IPOST e dal conseguente passaggio delle sue funzioni all’INPS.
Come noto -per effetto di tale soppressione- dal 1° gennaio 2011 tutti i contributi, sia previdenziali che assistenziali dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane (indeterminato+CTD), vengono versati all’INPS.
Tuttavia, a causa del diverso funzionamento dei sistemi informatici utilizzati dai due Istituti, il processo di integrazione dei dati ha prodotto –per la sua oggettiva complessità- notevoli impatti a livello di procedure, di allineamento dei sistemi e di organizzazione.
In particolare, il programma di integrazione delle banche dati IPOST-INPS si è articolato nelle seguenti fasi:
- migrazione delle posizioni pensionistiche;
- trasferimento, l’acquisizione ed il consolidamento nei sistemi informatici dell’INPS delle anzianità contributive dei lavoratori ex IPOST e la conseguente “ricostruzione” delle posizioni contributive di tutti i lavoratori di Poste Italiane e delle Società del Gruppo.
Riguardo al primo step, l’INPS ha completato l’acquisizione di tutti i dati relativi agli attuali pensionati ex IPOST (in totale circa 141.500 posizioni), provvedendo direttamente, dalla fine dell’anno 2011, al pagamento dei relativi trattamenti pensionistici.
Per quel che concerne, invece, la migrazione delle posizioni contributive relative ai lavoratori attivi, il processo non è stato ancora ultimato, soprattutto con riferimento al personale che ha avuto un rapporto di lavoro a tempo determinato.
Ciò comporta che i nostri dipendenti -sia che accedano alle banche dati dell’INPS attraverso i canali previsti, sia che richiedano informazioni sulla propria posizione previdenziale alle Sedi Territoriali- riescono ad ottenere un estratto contributivo solamente parziale, nel quale non viene data evidenza della copertura contributiva di alcuni periodi.
Allo scopo di agevolare la corretta ricostruzione delle situazioni individuali, l’Azienda continua peraltro ad alimentare (in ottemperanza ad una specifica richiesta dell’INPS) il “vecchio” archivio informatico ex IPOST provvedendo mensilmente, in aggiunta alla trasmissione del prescritto flusso Uniemens, anche all’invio del flusso denominato “GDIPOST”.
La situazione da voi segnalata non è quindi determinata dal mancato o ritardato versamento dei contributi previdenziali da parte dell’Azienda, ma dal fatto che l’Istituto non ha ancora ultimato il processo di migrazione dei dati provenienti da IPOST. Da tempo è stato peraltro avviato con l’Istituto Previdenziale un tavolo tecnico, che sta lavorando per il progressivo superamento delle criticità. “
Cordiali saluti
IL SEGRETARIO GENERALE
MARIO PETITTO
Trasmettiamo in allegato la lettera inviata all’Azienda riguardo alla mancata presenza, nell’estratto previdenziale di molti colleghi ex CTD ricorsisti successivamente consolidati, di alcuni periodi di contribuzione collegati ad anni effettivamente lavorati.
Qualora non riceveremo un positivo riscontro sarà nostra cura fornire tutte le indicazioni utili ad attivare strumenti di tutela appropriati.
anomalie contributi previdenziali lavoratori ex CTD ricorsisti.pdf
MESSAGGIO E-MAIL 100 DEL 28 MAGGIO 2015
SITUAZIONE PREVIDENZIALE EX-CTD
A seguito di varie segnalazione da parte di alcune nostre strutture siamo nuovamente intervenuti presso l’Azienda sulla questione, vi riportiamo la risposta che ne abbiamo ottenuto:
“Poste ha sempre regolarmente provveduto ad inviare ad INPS tutti i dati necessari alla corretta ricostruzione delle situazioni individuali degli ex ctd. In particolare, l’Azienda continua ad alimentare (in ottemperanza ad una specifica richiesta dell’INPS) il “vecchio” archivio informatico ex IPOST provvedendo mensilmente, in aggiunta alla trasmissione del prescritto flusso Uniemens, anche all’invio del flusso denominato “GDIPOST”.
Per agevolare il processo di corretta acquisizione dei dati nei sistemi informativi di INPS, da tempo è stato avviato con l’Istituto Previdenziale un tavolo tecnico, che ha lavorato per il progressivo superamento delle criticità. Tali criticità si riferivano, in particolare, alla ricostruzione della posizione previdenziale degli ex ctd stabilizzati.
In tale ambito, Poste Italiane, con una serie di inoltri telematici, iniziati il 02/02/2015 e terminati il 04/03/2015, ha provveduto a trasmettere all’Istituto Previdenziale (su sua richiesta), alcuni file indicanti, per ciascun lavoratore, i periodi di svolgimento di lavoro a tempo determinato, la data di riammissione in servizio e tutti gli altri elementi utili alla ricostruzione delle singole posizioni contributive.
Con l’invio di marzo u.s., il tavolo tecnico ha pertanto concluso i suoi lavori e nessun ulteriore dato è stato richiesto dall’INPS per la ricostruzione delle posizioni in oggetto.
La soluzione delle problematiche evidenziate è pertanto affidata all’Istituto Previdenziale, che auspichiamo provveda in tempi brevi a sbloccare le situazioni previdenziali dei lavoratori interessati e metta a loro disposizione i relativi estratti contributivi.”
Alla luce di quanto sopra ulteriori ritardi nella corretta indicazione dei periodi contributivi sono ascrivibili all’Istituto previdenziale.
Cordiali saluti
MARIO PETITTO